Venerdì, vi ho parlato di Wojtyla Generation Love Rock (musiche, testi e regia Raffaele Avallone, aiuto regia Andrea Murchio, coreografie Evelyn Hanack, con Stefania Fratepietro, Brunella Platania, Enrico D’Amore, Roberto Cresca, Chiara Materassi, Lorenzo Tognocchi e Andrea Murchio, solo per citarne alcuni).
Stamattina, vi propongo l’intervista all’aiuto regista Andrea Murchio, che ci parlerà di questo musical, ma anche de Il Ballo di Irène, da lui scritto e diretto, che sta per sbarcare a Parigi.
Il ballo di Irène e’ la storia di Irene Nemirovsky, straordinaria scrittrice ucraina di origini ebree che divenne famosa alla fine degli anni ’30 a Parigi con quello che e’ stato poi considerato il suo capolavoro, David Golder. Come hai scritto lo spettacolo?
Documentandomi con molto scrupolo. Nel farlo, sono stato aiutato dal professor Bruno Maida, che insegna storia contemporanea all’universita’ di Torino ed e’ un profondo conoscitore della Shoah, in particolare delle vicende dei bambini legati alla Shoah. In quel periodo la Nemirovsky divenne una donna di grandissimo successo. Basti pensare che da questo libro fu tratto non soltanto uno spettacolo teatrale, ma anche un film con un importante attore dell’epoca, Harry Baur. Probabilmente il primo film col sonoro girato in Francia.
Dopo alcune date in Italia, Il Ballo Di Irène arriva a Parigi, i giorni 5, 6 , 7 e 8 dicembre. Come mai?
E’ un sogno che si realizza. Era un nostro obiettivo da tempo. Parigi e’ la citta’ di adozione della Nemirovsky, che, appunto visse nella citta’ dei Lumi gli anni della sua affermazione come scrittrice fino alla tragica deportazione ad Aushwitz. La cosa e’ stata possibile grazie al patrocinio del Consolato di Francia, del Dams di Torino, del Museo della Resistenza di Torino, del Centro Regionale Universitario per il Teatro e della UILDM di Torino.
In seguito, lo spettacolo sarà rappresentato in Italia, a Torino, per una data significativa…
Si, al Teatro Astra, per la Giornata della Memoria.
A Torino siamo inseriti nella stagione del Teatro Astra, per la Fondazione Teatro Piemonte Europa diretta da Beppe Navello. Un vero laboratorio di progetti culturali nel cuore dell’Europa.
La data scelta e’ stata quella del 27 gennaio. E non e’ casuale.
Si tratta della Giornata della Memoria. Irene Nemirovsky infatti, nonostante fosse una celebrita’ dell’epoca, non scampo’ alla immane tragedia dell’Olocausto.
Mori’ ad Auschwitz poco prima del marito Michel. Ma prima di essere deportata, lascio’ una valigetta alle sue bambine Denise ed Elizabeth (che sopravvissero agli orrori della guerra) e in cui era conservato un manoscritto.
Le figlie scambiarono questo manoscritto per un diario e per tanto tempo non lo lessero. Solo in tempi recenti si accorsero che era la stesura scritta a mano di un nuovo romanzo della madre. Il libro, Suite Francese, e’ stato dato alle stampe solo nel 2004 ed e’ diventato un clamoroso caso editoriale, divenendo presto un best seller internazionale e riportando alla ribalta questa scrittrice che sicuramente non meritava l’oblio in cui rischiava di cadere. Oggi Irene Nemirovsky e’ una delle autrici piu’ lette e vendute. E’ considerata quasi un classico.
Per chiudere, vorrei ringraziare Michele Chiado’ che ha prestato la sua voce nella versione italiana e Guido Ruffa, Simone Moretto e Daniela Freguglia per le voci nella versione francese.
Arriviamo a Wojtyla Generation Love Rock Musical. Quali sono le novità di questa edizione?
Wojtyla Generation Love Rock Musical aveva avuto gia’ delle importantissime anteprime in Spagna e in Polonia (in occasione anche della Giornata Mondiale della Gioventu’). Ora torna con un cast rinnovato.
Ci sara’ il debutto a Ravenna il 4 dicembre e a seguire un tour in Lombardia che culminera’ nelle date dell’11 e 12 dicembre al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Poi da gennaio il musical si spostera’ a Roma al Salone Margherita fino a marzo 2014.
Per questa edizione sono stato “promosso” per cosi’ dire.
Infatti oltre a interpretare il ruolo di Tommaso, uno dei papaboys, che e’ un po’ il narratore della vicenda (l’unico ruolo recitato insieme a quello di Giuditta), sarò anche aiuto regia dello spettacolo.
Le principali novita’ stanno nel cast (che e’ arricchito, anzi, direi impreziosito, dalla presenza di Stefania Fratepietro e da altri ottimi nuovi performer) e nelle coreografie, molto piu’ dinamiche rispetto alla scorsa edizione. Il mio apporto alla regia e’ solo di supporto. Ho cercato di rendermi utile grazie alla mia esperienza di regista curando alcuni lati delle interpretazioni dei performer e confrontandomi insieme al regista Raffaele Avallone. Confronto a cui ha contribuito notevolmente , naturalmente, anche la coreografa Evelyn Hanack.
Perchè si deve venire a vedere questo spettacolo?
Posos dire che pubblico non si pentira’ venendo a vederci, anche perche’ i protagonisti sul palco si chiamano Brunella Platania, splendida leonessa del musical italiano, Enrico D’amore, alle prese con un ruolo bellissimo, Stefania Fratepietro, appunto, la cui voce cristallina fara’ sognare i presenti, Roberto Cresca, la cui potenza vocale strabiliera’ e Chiara Materassi, giovane promessa dello spettacolo musicale italiano.
LINK UTILI ANDREA MURCHIO
INTERVISTA AMICO DI FRED
PRESENTAZIONE AMICO DI FRED
LINK UTILI Wojtyla Generation Love Rock Musical:
INTERVISTA A BRUNELLA PLATANIA
www.facebook.com/WojtylaGenerationLoveRockMusical