Sabato 24 maggio alle ore 20:30, il Teatro Ghione di Roma aprirà le sue porte per trasformarsi in un tempio dell’arte scenica e celebrare la Seconda Edizione del Premio Gennaro Cannavacciuolo, un riconoscimento volto a esaltare il talento e l’impegno di giovani artisti nel teatro, nella musica e nell’intrattenimento.
La Cerimonia di premiazione della manifestazione – promossa dall’Associazione Gennaro Cannavacciuolo, con gli auspici della Presidenza della Commissione Cultura Camera dei Deputati, Nuovo IMAIE, MIC, grazie agli sponsor DON FRITTO, Balistreri Girolamo & C., Zone Nations, si svolgerà il prossimo 24 maggio, alle ore 20.30, presso il Teatro Ghione di Roma e sarà condotta da Antonio Grosso.
Prima che le luci del palco si accendano e la magia del teatro prenda vita, un raffinato aperitivo (19,30 circa) darà il via alla serata, creando un’atmosfera di convivialità e celebrazione. Un momento di incontro tra artisti, giurati e ospiti, dove i calici si alzeranno per brindare a questa Seconda Edizione del Premio Gennaro Cannavacciuolo, omaggiando il talento, la passione e l’eredità teatrale che questa manifestazione incarna.
Gennaro Cannavacciuolo è stato un vero custode della tradizione teatrale italiana, capace di attraversare epoche e generi con un’eleganza senza tempo. Il suo stile poliedrico affonda le radici nell’insegnamento di Edoardo De Filippo, ma si espande oltre i confini del classico, esplorando con maestria il comico e il tragico, il cabaret e il musical, le operette e la prosa.
Una celebrazione della passione e del talento, un omaggio a un uomo che ha vissuto il teatro come una vocazione, un atto sacro e necessario, capace di fondere tecnica e anima in un unico, straordinario respiro artistico.
Il suo teatro è un ponte tra passato e futuro, tra la grande tradizione e la sperimentazione, tra la cultura popolare e l’innovazione; perché per lui, recitare non era solo un mestiere, ma un atto di verità.
A perpetuare questo spirito, il Premio Gennaro Cannavacciuolo non solo rende omaggio alla memoria del grande attore, ma si propone come trampolino di lancio per talenti emergenti: sostenere giovani artisti tra i 18 e i 33 anni che si distinguano per talento, capacità poliedrica e che possano ricordare, tramandandole, le sue caratteristiche in una logica di continuità è l’obiettivo ultimo di questa manifestazione.
La giuria, composta da autorevoli figure del panorama teatrale e cinematografico italiano—tra cui Pino Strabioli, Luciano Mattia Cannito, Enzo Decaro, Barbara Giordani e Maria Giuseppina Troccoli—ha selezionato quattro finalisti che avranno l’opportunità di esibirsi dal vivo sul prestigioso palcoscenico del Teatro Ghione davanti a una platea di esperti e appassionati.
La serata del 24 maggio, condotta da Antonio Grosso, sarà un momento di celebrazione dell’arte nelle sue molteplici forme e vedrà la partecipazione sul palco di una cantante straordinaria: Manuela Villa, un’occasione per ribadire che il talento, quando è autentico è eterno.
Oltre al vincitore del Premio Gennaro Cannavacciuolo, saranno assegnate tre menzioni speciali. Il primo classificato riceverà, oltre al riconoscimento, un contributo economico di 1.500 euro, un voucher per masterclass di alto livello, uno shooting fotografico professionale e un supporto logistico per favorire la crescita artistica. In un mondo dove spesso l’arte è relegata a mera distrazione, questo premio è un invito a credere nella forza del teatro come veicolo culturale, come strumento di evoluzione sociale ed intellettuale.
Eventi come questo riaffermano principi fondamentale: educare, emozionare, trasformare. Gennaro Cannavacciuolo non è solo un nome, ma un’idea di teatro viva e pulsante, un’eredità da custodire e rinnovare, perché l’arte, come lui insegnava, è il cuore della cultura e dell’identità di un popolo.
L’iniziativa, sostenuta dall’Associazione Gennaro Cannavacciuolo e patrocinata da istituzioni di prestigio, non si limita a premiare la tecnica e la versatilità degli artisti, ma aspira a creare un momento di incontro tra generazioni, tra chi ha scritto la storia del teatro e chi è destinato a scriverne il futuro.
Gennaro Cannavacciuolo è stato un ponte tra le generazioni, un custode della memoria teatrale e un innovatore audace. Il suo nome continua a vivere non solo nel ricordo, ma in ogni giovane artista che osa sognare, sperimentare, sfidare i confini della scena. E il 24 maggio, Roma sarà teatro di questo sogno che continua!