INTERVISTA

Dal 23 al 25 maggio 2025
feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30
Tango Star Italia
presenta
Miguel Ángel Zotto
Daiana Guspero
TANGO. HISTORIAS DE ASTOR
Spettacolo di parole, musica e tango di Miguel Ángel Zotto
Regia, coreografia e direzione artistica Miguel Ángel Zotto
Musica dal vivo Tango Sonos Orquesta
Antonio Ippolito (bandoneón), Nicola Ippolito (pianoforte)
Alessio Menegolli (contrabbasso) e Simone Rossetti Bazzaro (violino)
con Luca Gaudiano e Jessica Lorusso
con i ballerini della Compagnia Tangox2
Gonzalo Cuello e Andrea Kuna, Ludovica Antonietti e Cristian Luna
Matteo Antonietti e Ravena Abdyli, Suria Lopez Echeverria e Mauro Rodriguez
Miguel Ángel Zotto celebra a Milano i 40 anni di carriera
con uno spettacolo omaggio ad Astor Piazzolla
Tango è una danza d’amore e l’amore di Miguel Angel Zotto per la musica di Piazzolla è risaputo. Lo spettacolo che sta per arrivare al Manzoni di Milano, “Tango. Historias de Astor”, è stato rappresentato per la prima volta a Trani (città di origine della famiglia Piazzolla) nel 2021, in occasione del centenario della nascita del musicista. Scritto, coreografato, diretto e interpretato da Zotto, è un viaggio emotivo e artistico che parte dalle radici italiane della famiglia Piazzolla, prosegue con l’infanzia tra Argentina e New York, attraversa l’amicizia con Carlos Gardel e l’epoca d’oro delle grandi orchestre e giunge fino alla rivoluzione del nuevo tango, le polemiche e infine la consacrazione, raccontando non solo l’uomo e l’artista, ma anche una parte profonda della società argentina e delle sue contraddizioni.
Oltre a Zotto e alla sua compagna artistica Daiana Guspero, si esibiscono altre quattro coppie di ballerini professionisti della compagnia Tango X2: Gonzalo Cuello e Andrea Kuna, Ludovica Antonietti e Cristian Luna, Matteo Antonietti e Ravena Abdyli, Suria Lopez Echeverria e Mauro Rodriguez. La musica dal vivo è affidata alla prestigiosa Tango Sonos Orquesta, composta da Antonio Ippolito (bandoneón), Nicola Ippolito (pianoforte), Alessio Menegolli (contrabbasso) e Simone Rossetti Bazzaro (violino).
A dare voce al repertorio di Piazzolla, ma non solo, saranno due artisti special guest tra i talenti più raffinati della scena musicale italiana: Luca Gaudiano, affermato interprete del panorama musicale italiano (vincitore di Sanremo Giovani 2021 nella sezione Nuove Proposte), mentre il racconto sarà guidato da un “angelo del tango”, interpretato dall’attrice e cantante Jessica Lorusso, artista poliedrica con importanti esperienze nei musical internazionali (La Febbre del sabato sera, Una Volta nella vita – Once, The Phantom of the Opera, Sister Act).
Sarà proprio la voce registrata del genio Piazzolla ad aprire la serata.
Na abbiamo parlato con il Maestro Miguel Angel Zotto.
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Maestro, ha conosciuto Astor in Francia a Parigi. Cosa ha rappresentato Piazzola per lei, nel corso degli anni?
Dopo che conobbi Astor a Parigi, mi accorsi di avere scoperto un mondo, un mondo musicale ed un mondo coreografico che non conoscevo, perché io ero molto “tanguero”.
Un mondo di una intellettualità musicale che non immaginavo esistesse.
Mi ha aperto un mondo, Astor Piazzolla.

Ha definito questo spettacolo come un “musical”, con diverse coppie di ballerini, musica dal vivo e, appunto, due cantanti di musical, con Luca Gaudiano e Jessica Lorusso. Il Suo è sempre stato un tango “teatrale”: perché la scelta di un musical e non un puro spettacolo di danza? Quali saranno i ruoli in scena dei due cantanti?
É un musical perché non è solo uno spettacolo di danza. C’è una drammaturgia, scritta da me, un testo – con la voce registrata anche di Astor – e ci sono due cantanti in scena.
Raccontiamo la storia di Piazzolla in questo modo, con parola, danza e canto.
Jessica Lorusso interpreta l’Angelo del Tango, che racconta la storia di Piazzolla, parlando e cantando. Luca Gaudiano, interpreta diverse canzoni di Astor: troveremo momenti dedicati a Carlos Gardel e della prima orchestra di Astor e di Horacio Ferrer, che scrisse liriche ed opere teatrali per Piazzolla.

Astor Piazzolla, il cui nonno era di Trani, ha rivoluzionato il tango, cambiandone la letteratura. All’epoca su molto contestato per questo: ci parla della rivoluzione di Piazzolla? Qual è il segreto della musica di Piazzolla, secondo lei?
Credo che la storia ed il successo del tango si basino sulla musica nostalgica e sulla sua ballabilità: una musica che attraversa il tempo, fino al 1960, quando i giovani volevano ascoltare un altro tipo di musica e Piazzolla arrivò nel momento giusto, con la sua rivoluzione. Se Astor rivoluzionò la musica, Ferrer rivoluzionò la letteratura: capitarono al momento giusto.
Piazzolla era un fine conoscitore del tango e suonò tutto il tango che puoi immaginare: era un virtuoso che iniziò a suonare a 14 anni e a 16 già suonava con una grande orchestra, ma poi studiò a Parigi musica classica ed ogni tipo di strumento, compreso il piano. Semplicemente, Astor era “necessario”, affinché il tango trovasse un altro cammino e lo portasse ad essere quello che incarna oggi.
Non c’è un’orchestra sinfonica al mondo che non suoni la sua musica: come mi disse un giorno Ennio Morricone, “Astor Piazzolla non ha creato il tango moderno, ha creato una musica contemporanea con il tango”.

Su quali musiche ballerete?
Balliamo tanti brani, della prima epoca di Astor, compresi una milonga. Daiana ed io intrepreteremo insieme brandi come A MIS VIEJOS, ADIOS NONINO, RELIQUIAS PORTENAS…
Chiudiamo lo spettacolo, ballando sulle note del saxofono – in video – di Gerry Mulligan, che ci presenta Años de soledad, un brano che mi inspirato tantissimo: la mia compagna artistica, Daiana Guspero, arriva dal pubblico, mentre io l’aspetto sul palcoscenico e diamo vita insieme ad il numero di chiusura.

Il tango fa bene allo spirito, ma anche alla salute, secondo lei?
Il tango fa bene al fisico ed all’anima: è una musica di amore, rappresenta la vita quotidiana del rapporto uomo-donna.
Un abbraccio di tango è la cosa migliore che ti possa capitare: nel mio libro, Te siento (edito da De Agostini) parlo proprio della relazione tra uomo – donna nel tango.

Il debutto milanese dello spettacolo coincide con una ricorrenza fortemente simbolica: il 25 maggio, “Día de la Patria”, che commemora la Rivoluzione di maggio del 1810, primo passo verso l’indipendenza argentina. Per l’occasione, sarà presente in teatro Luis Pablo Niscovolos, Console Generale dell’Argentina a Milano, Maestro, Ritiene che il tango, che avvicina le coppie e che fa innamorare e che permette di conoscere l’altra persona, senza la parola, con il movimento, possa essere uno strumento di pace nel mondo?
Il tango non è maschio o femmina, è coppia. Nessuna danza popolare raggiunge lo stesso livello di comunicazione tra i corpi: emozione, energia, respirazione, abbraccio, palpitazione.
Il tango è abbraccio con un’altra persona, diversa da te, una persona di qualsiasi cultura del mondo. E’ un abbraccio di pace
Il tango rappresenta per me 40 anni della mia vita artistica: sarà una serata magica.

Cosa avrebbe fatto nella Sua vita se non avessero inventato il tango?
Sono nato in una casa “di tango” e mia mamma, quando era incinta di me, lo andava a ballare fino alle tre, quattro del mattino.
Cosa avrei fatto se non lo avessero inventato? Non lo so, non so immaginarmi senza tango.
SOTTO IN VIDEO OMAGGIO CON ALCUNI BRANI DELLO SPETTACOLO E LA VOCE DEL MAESTRO CHE HO ESTRAPOLATO DALLA INTERVISTA PER VOI
QUI IL COMUNICATO COMPLETO